La norma annuale di pioggia in 6 ore, acquazzoni anomali in più continenti contemporaneamente, 6 tifoni in un mese. Cosa hanno in comune questi disastri?
L'indizio è nascosto dove quasi nessuno lo cerca: nelle profondità dell'oceano mondiale.
Cerchiamo di capirlo insieme nella rassegna settimanale dei disastri climatici avvenuti dal 13 al 19 novembre.
Non è un segreto che la causa della quantità abnorme di precipitazioni, della potenza senza precedenti e del comportamento atipico degli uragani tropicali sia il surriscaldamento degli oceani mondiali.
Nel 2023, la sua temperatura superficiale ha battuto tutti i record e il 2024 è già in anticipo su questi indicatori. Inoltre, il tasso di riscaldamento degli oceani è aumentato del 450% negli ultimi 30 anni, il che solleva serie preoccupazioni e domande sul perché di questo fenomeno.
Inoltre, gli studi hanno dimostrato che le profondità medie dell'oceano hanno iniziato a riscaldarsi 15 volte più velocemente negli ultimi 60 anni rispetto ai 10.000 anni precedenti. Ciò richiede un'enorme quantità di energia. Ma da dove arriva a queste profondità, visto che l'energia solare non vi penetra?
Gli scienziati suggeriscono che le fonti di calore potrebbero essere i vulcani, le faglie e le bocche idrotermali sul fondo dell'oceano, che sono più di 10 milioni.
L'inquinamento da plastica dell'oceano è diventato un altro problema. La superficie delle isole di plastica è già paragonabile alle dimensioni degli Stati Uniti e dell'Australia messi insieme. Quando la plastica si disintegra, altera la conducibilità termica dell'acqua, facendo perdere all'oceano la capacità di raffreddare efficacemente il pianeta.
Alcuni scienziati ritengono che se la situazione degli oceani non cambierà, i cataclismi cancelleranno ogni forma di vita dalla faccia della Terra. Il pianeta ha bisogno di un sistema di raffreddamento ben funzionante.
Il film-documentario "Crisi climatica e inquinamento degli oceani: sfide e soluzioni globali", presentato dai volontari di ALLATRA alla conferenza COP16, rivela questo problema in dettaglio e presenta la sua soluzione pratica.
Essa consentirà non solo di ridurre la frequenza e la potenza delle catastrofi climatiche sull'intero pianeta, ma anche di fornire acqua potabile pulita a tutti senza limiti.